Impianti tecnologici
Riscaldamento
Lo scopo di un impianto di riscaldamento è fornire energia termica. A seconda della tipologia d’impianto il calore utile può essere generato oppure trasferito convertendo un’altra forma di energia, come l’energia chimica, l’energia elettrica, il calore ambientale o il calore di scarico.
Responsabile di progetto da Schmidhammer
Metano, gasolio, biomasse, pellet, energia solare, pompa di calore, impianto di cogenerazione o stufa a legna? Chi vuole scaldare un edificio si trova davanti a svariate opzioni. Accanto ai combustibili fossili, ultimamente sono sempre più diffusi impianti che sfruttano fonti di energia rinnovabile o a funzionamento combinato. Nella scelta della soluzione più efficiente e conveniente possibile ricoprono un ruolo importante le condizioni specifiche sul posto così come la situazione climatica e geologica. Un altro fattore da valutare è se l’impianto di riscaldamento dovrà essere installato in una struttura preesistente o in un edificio di nuova costruzione.
Ogni tipo di impianto di riscaldamento è costituito da un generatore di calore, una o più pompe di circolazione con relativo valvolame, una rete di tubazioni e uno o più terminali. Per la distribuzione del calore all’interno dell’edificio si utilizzano elementi come l’acqua o l’aria.
Per funzionare con un’efficienza energetica soddisfacente, l’impianto di riscaldamento deve essere progettato e dimensionato correttamente. Se le prestazioni dell’impianto sono insufficienti per l’edificio dov’è collocato, durante i picchi di fabbisogno gli ambienti non verranno scaldati abbastanza. Al contrario, un impianto sovradimensionato spreca un sacco di energia, facendo schizzare alle stelle i costi del riscaldamento. Per evitare che vada perso inutilmente calore all’interno del sistema, è indispensabile che le tubazioni siano coibentate.
Risparmiare energia
Abbassando la temperatura della stanza di appena 1° C, si risparmia il 6% di energia senza incidere sul livello di comfort. Un accorgimento che fa bene all’ambiente e al portafoglio.
Bilanciamento idraulico
Prima di consegnare l’impianto al cliente i tecnici dell’assistenza verificano che in tutte le utenze termiche arrivi la giusta quantità di fluido termovettore, ovvero di acqua calda. Così il calore si distribuisce uniformemente nell’edificio.
Resistenza minore
L’acqua segue sempre il percorso con minore resistenza. Senza bilanciamento idraulico gli elementi radianti nelle immediate vicinanze della centrale termica vengono riforniti di più acqua calda rispetto a quelli più lontani, causando scompensi e inefficienze.
Prima della messa in servizio dell’impianto è necessario bilanciare tutte le pompe di circolazione, le valvole di regolazione e i circuiti di riscaldamento. Gli installatori, inoltre, provvedono a impostare a regola d’arte la pressione dei sistemi di espansione e pressurizzazione (vaso di espansione a membrana, pressurizzatore e degassatore automatici).
Per un corretto funzionamento dell’impianto nel tempo è importante evitare corrosioni e calcificazioni. L’impianto viene riempito con acqua demineralizzata conforme ai requisiti VDI 2035: così si ha la certezza che durezza, percentuale d’ossigeno, pH e conducibilità dell’acqua corrispondano alle norme.